STORIA DELLA VILLA
Il fabbricato a forma di ferro di cavallo è composto da un corpo centrale e due laterali.
Prova a individuare l'edificio che risale alla fine del '400. Certo, la facciata medievale, arricchita da una coppia di bifore veneziane, dalla targa coi versi danteschi tratti dalla Divina Commedia. Sulla facciata sono presenti diverse formelle, tra le quali lo stemma della famiglia Perotti, con un albero di pero sormontato da due stelle, e il leone di San Marco.
ERA GIA' GRANDE E GIA' ERAN TRATTI
A LE CERULE SIZZII ED ARRIGUCCI
Antiche mappe catastali risalenti al periodo napoleonico (1814) ed asburgico (1860) sono testimoni affidabili della lunga storia della villa.
il giardino
La parte più romantica della villa è creata dalla contessa Marianna Sizzo nel 1823. Con grande gusto, progetta infatti il lussureggiante giardino che mescola lo stile romantico e quello italiano. Rilassandosi nella frescura del parco con alberi secolari, puoi raggiungere il belvedere. Da qui, soffermati ad ammirare l’ampia vista sulla valle dell’Adige e sulla città di Trento. Osserva gli alberi: il cedro del Libano, l’acacia del Giappone e le palme, sono tutti di gusto romantico.
E fontaNE
È romantico lo chalet di montagna, la cui architettura ricalca le linee di uno chalet svizzero, come era di moda all’epoca. Il sottotetto è ornato con motivi tipici alpini che ricordano le case a graticcio, tipiche dell’Europa centrale. Le grandi vetrate luminose poste a sud-est ne facevano una serra invernale dove riporre le piante esotiche. Osserva gli alberi: il cedro del Libano, l’acacia del Giappone e le palme, sono tutti di gusto romantico.
il '900